I cittadini stranieri che intendono venire in Italia per cure mediche devono mostrare che sono in possesso della dichiarazione della struttura sanitaria prescelta e di risorse adeguate per le prestazione sanitarie e per le spese di viaggio, vito e alloggio. Sono previste tre distinte fattispecie:
Per ottenere il visto di ingresso per cure mediche il cittadino straniero deve presentare all'Ambasciata italiana o al Consolato territorialmente competente la seguente documentazione:
- dichiarazione della struttura sanitaria prescelta, pubblica o privata accreditata, che indichi il tipo di cura, la data di inizio e la durata presumibile della stessa, la durata dell'eventuale degenza prevista, osservate le disposizioni in vigore per la tutela dei dati personali;
- attestazione dell'avvenuto deposito di una somma a titolo cauzionale sulla base del costo presumibile delle prestazioni richieste. Il deposito cauzionale, in euro o in dollari statunitensi, dovrà corrispondere al 30 per cento del costo complessivo presumibile delle prestazioni richieste e dovrà essere versato alla struttura prescelta; documentazione comprovante la disponibilità in Italia di risorse sufficienti per l'integrale pagamento delle spese sanitarie e di quelle di vitto e alloggio fuori dalla struttura sanitaria e il rimpatrio per l'assistito e per l'eventuale accompagnatore;
- certificazione sanitaria, attestante la patologia del richiedente nel rispetto delle disposizioni in materia di tutela dei dati personali. La certificazione rilasciata all'estero deve essere corredata di traduzione in lingua italiana.
Il restante 70% delle spese deve essere corrisposto dal cittadino straniero o dal garante.
Il rilascio del permesso di soggiorno per cure mediche non consente l’iscrizione al SSN, e in questo caso le prestazioni sanitarie sono a carico dell’assistito.
Fonte: Ministero della Salute